Come abbiamo scelto il tema dell'edizione 2024
- Concorso Segnalo!
- 9 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 31 dic 2024
La proposta mi frullava per la testa, ma non riuscivo a definirla. Ne abbiamo discusso con Paola e Daia e siamo riuscite a definire un paio di titoli. Erano tutti lunghi, pesanti, noiosi.
Poi mi sono messa a scrivere: come dare un input ai partecipanti senza imbrigliare la loro creatività?
Sono partita per questo viaggio tra parole, desideri e ricordi. “Troppo poetico, penso sia difficile estrarre l’essenza del tema.” Accidenti! Grazie a Daia e Paola, siamo arrivate alla descrizione perfetta per voi. E questo testo rimane qui, ad allettare i nostri sensi.
In viaggio
Il paesaggio sfila sotto i miei occhi. Più veloce, poi più lento. Delle nuove prospettive si aprono e spariscono. Inquadrature effimere di montagne, monumenti, raggi di sole. Strabuzzo gli occhi, approfitto di ogni momento Passiamo da una zona industriale. L’odore chimico dei residui impregna l’abitacolo. Resisti, anche questo è un momento. Anche il brutto, il fastidioso fa parte del mondo. Ringrazio silenziosamente gli illusionisti che, con i loro sortilegi, trasformano il piombo in oro. Il morso della fame si fa sentire. Mi viene l’acquolina in bocca quando penso al pasto di quel luogo che conosco. Forse però proverò qualcosa d’altro, sapori sconosciuti che mi porteranno lontano con la fantasia. Ripartiamo. Ci aspettano sorrisi e abbracci assenti da tempo. I sorrisi degli sconosciuti o la sventura da raccontare al mio arrivo mi rendono il viaggio stimolante. Però, quanto è bello arrivare! Ci siamo quasi. Non vedo l’ora di scoprire un nuovo mondo pieno di novità e misteri. Eppure riconosco casa in un sapore, in un sorriso, in una strada. Appena arrivata e sono già ripartita. Mi immergo nelle storie di viaggio degli altri. Il racconto della nonna mi porta in un mondo che fu e che non potrò mai conoscere sulla mia pelle. Apro la copertina di un libro come fosse l’armadio che porta a Narnia. Smetterò mai di viaggiare? Il mio passaporto forse andrà in pensione troppo presto, ma no, non smetterò mai di esplorare il mondo. Per quanto piccolo come quello di una formica o immenso come quello della fantasia.
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